Le marachelle dei bambini
Mamma e papà fanno sempre del loro meglio per crescere ed educare i propri figli, ma alle volte capita che i bambini non riescano proprio a fermarsi, siano super vivaci e con un’energia che sembra essere quasi infinita. Alle volte si finisce con qualche marachella da parte dei bambini e con i genitori, sfiniti e alle volte arrabbiati, che perdono la pazienza finendo per urlare e sgridare i propri bambini. Ma serve davvero sgridare i propri bambini quando sono piccoli?
Sgridare i bambini non serve quando sono piccoli
Perché i bambini non controllano le proprie emozioni? Possono essere svariate le ragioni per cui un bambino si comporta in maniera considerata inadeguata da parte dei genitori o dagli adulti. Uno dei motivi principali è l’immaturità del cervello emozionale del bambino. In questo caso i bambini non possono essere ritenuti responsabili dei loro comportamenti. Semplicemente non sono in grado, per una questione evolutiva, di contenere e controllare le proprie emozioni.
Nei bambini piccoli il cervello superiore non è ancora del tutto sviluppato e ciò limita la capacità di inibire alcuni impulsi primitivi, come correre, arrampicarsi etc… Ecco perché sgridare i bambini non è la soluzione. Quello che invece è possibile fare è limitare i rimproveri ed aiutarlo a sperimentare, con tanto amore e pazienza, rimanendo sempre nella sicurezza del bambino e permettendogli di sviluppare pian pianino la sua parte cerebrale.

Le punizioni sono ingiuste per i bambini
Educatori scolastici, genitori e tutti gli adulti in generale, dovrebbe portare maggiore attenzione a questo aspetto di immaturità cerebrale del bambino e comprendere che questi comportamenti fanno parte di una fase di crescita, che passerà ben presto. Qualunque punizione o richiamo esagerato non servirebbe a nulla, anzi potrebbe risultare solamente dannoso. Sgridare i bambini non serve quando sono troppo piccoli.
A che età si danno le punizioni allora?
Le punizioni non si danno mai. Sia i premi che le punizioni sono controindicate per qualsiasi età. Spesso si è convinti che il bambino non impari nulla finché non riceve una punizione ma in realtà non è così. I bambini che subiscono una punizione subiscono il giudizio ma non sviluppano una loro coscienza. Di conseguenza i loro comportamenti si svilupperanno per convenienza, ad esempio “Se faccio questo cosa mi dai? cosa ci guadagno?” Se ricevono continue punizioni non impareranno dai loro errori ma impareranno a come evitare la punizione e matureranno un forte risentimento. Quello che invece possiamo fare è aiutare i bambini a non dipendere dai giudizi altrui, giusto o sbagliato ma ad acquisire una morale che gli permetta di migliorare i propri comportamenti.
Buongiorno, a che età si sviluppa allora? Grazie
Al termine del primo anno di vita si sviluppano tutte le connessioni cerebrali che aiuteranno il bambino a gestire i comportamenti.
Rif. “Il tuo bambino. Come educarlo e capirlo” di Margot Sunderland.