Come già visto in diverse occasioni, esistono diverse tipologie di risvegli notturni del bambino. Ancor prima di menzionare un elenco delle principali tipologie di risvegli vorrei darti un consiglio: cerca sempre di comprendere la natura del risveglio. Specialmente quello notturno, perché solo così potrai aiutare il tuo bambino a migliorare il sonno. Non è vero che ad ogni risveglio dovrai fare sempre la stessa cosa, anzi, per ogni tipologia di risveglio si dovrà trovare la soluzione più adatta.

Risvegli fisiologici

I risvegli più comuni e semplici da riconoscere sono quelli dovuti a fattori fisiologici, come l’allattamento per i più piccini, o fame e sete per i più grandi. I risvegli notturni del bambino per cause fisiologiche possono avvenire anche durante lo svezzamento, quando il passaggio dal cibo liquido a quello solido può causare un disturbo intestinale.

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Un altro importante fattore fisiologico riguarda la dentizione, che è forse quello che spaventa di più i genitori, perché spesso si sentono inermi. Infatti i genitori possono ricorrere solo a qualche piccolo espediente, come all’utilizzo di una pasta gengivale lenitiva, per poi attendere che il dentino tagli la gengiva e spunti fuori. Oltre al risveglio notturno, purtroppo la dentizione può causare anche delle lunghe veglie.

I disturbi come la febbre, le coliche, il reflusso, la dermatite, intolleranze alimentari, etc. Sono solo alcune delle più comuni e frequenti cause di risvegli legate alla salute del bambino. In questi casi il genitore non deve cercare la soluzione al risveglio, ma solo rivolgersi al pediatra per curare il proprio bambino.

A partire dal quarto mese il risveglio notturno è un classico. Sono tantissime le mamme che mi chiamano tra il quarto e il quinto mese per dirmi “Ha sempre dormito, ma da quando ha compiuto quattro mesi si sveglia tutta la notte”. Questo avviene proprio a seguito del cambiamento della sua capacità motoria.

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Altre tipologie di risvegli notturni del bambino

Anche alcuni fattori ambientali possono causare risvegli durante la notte. Ad esempio se c’è troppo freddo o troppo caldo. Se ci sono troppi stimoli dentro la camera come luci intense o rumori forti e improvvisi. Anche il cambio di ambiente, che sia dovuto a un trasloco, o più semplicemente al passaggio dalla camera dei genitori al lettino in cameretta, può causare dei risvegli.

Un’ulteriore causa di risveglio può dovuto a seguito dell’inserimento al nido e del conseguente distacco. Di notte il bambino potrebbe svegliarsi tante volte richiedendo la presenza dei genitori. Allo stesso modo, il rientro al lavoro della mamma, l’arrivo di un fratellino, sono tutte componenti che possono creare risvegli notturni.

l pavor notturni, ovvero il parziale risveglio dal sonno profondo in preda a un’agitazione intensa, sono un ulteriore motivo di risvegli. Questi non devono invece far preoccupare i genitori perché non sono connessi né a traumi né a problemi relazionali ed emotivi.

Sin dalla nascita, fino al sesto mese di vita del neonato, si possono verificare risvegli dovuti al riflesso di Moro. Una reazione di soprassalto con conseguente apertura improvvisa delle braccia che spaventa il bambino. In questi casi, avvolgere il bambino con un lenzuolino o una copertina in maniera delicata può aiutarlo a dormire in modo continuativo evitando i risvegli.

Le tensioni all’interno della famiglia. Nel caso in cui i genitori si trovino spesso a discutere tra di loro davanti ai figli. In questo caso il sonno del bambino ne sarà influenzato. I bambini sono molto sensibili e passano tutto il giorno a osservarci, per cui non pensare che non siano in grado di percepire gli attriti.

La richiesta continua del ciuccio durante la notte, la richiesta insistente di acqua, il toccare la mano, l’orecchio o i capelli della mamma, sono ulteriori tipologie di risveglio notturno del bambino.

Esistono tanti altri motivi per cui i bambini si svegliano, questi sono solo alcuni dei più comuni. Nel mio libro “Io dormo tutta la notte: 7 semplici passi per far dormire bambini e genitori” troverai tanti altri motivi e soprattutto indicazioni per aiutare il tuo bambino a riaddormentarsi naturalmente. Se invece preferisci contattarmi per ricevere una consulenza di personalizzata, scrivimi pure e sarò lieta di aiutarti.

In ogni caso, sappi che l’andamento del sonno è spesso altalenante nei bambini, proprio perché è influenzato da molteplici fattori e soprattutto dalla stessa crescita.

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