Lo spannolinamento
Un tempo lo spannolinamento, ovvero il passaggio dal pannolino al vasino, avveniva intorno all’anno di età. Questo accadeva per una questione educativa dell’epoca, che però prevedeva una forzatura verso questo passaggio. Infatti non mancavano metodi rigidi, come quelli di imporre al bambino di andare a fare la pipì ad orari fissi. Non mancavano nemmeno sgridate e punizioni se il bambino non riusciva a farla nel vasino per tempo.
Togliere il pannolino: quando?
Oggi togliere il pannolino è rimasto uno dei compiti che ogni genitore deve compiere, ma fortunatamente quello che è cambiato è l’approccio allo spannolinamento e soprattutto sono cambiati i metodi. Oggi togliere il pannolino è passato da un’esigenza del genitore ad un processo nel quale il protagonista è in assoluto il bambino e i genitori sono lì ad aiutarlo aspettando che sia il momento giusto, senza imporre un tempo prefissato e soprattutto senza pressioni.
È importante sottolineare che il controllo sfinterico, che avviene intorno ai 2 anni, non corrisponde alla capacità di riconoscere lo stimolo della pipì o della popò ma alla capacità di trattenere o rilasciare i muscoli quando arriva lo stimolo. Quindi non esiste un’età esatta in cui un bambino debba togliere il pannolino e raggiungere questa autonomia. Ogni bambino è diverso fisiologicamente ed ogni bambino è diverso dal punto di vista emotivo. I pediatri in genere consigliano di iniziare a togliere il pannolino all’incirca dai 18 ai 24 mesi di età, ma è possibile osservare bambini di 4-5 anni di età che faticano ancora a raggiungere totalmente questo obiettivo. Ogni genitore, osservando il proprio bambino, sceglierà un momento un cui percepisce il bambino pronto ad iniziare questa esperienza.
Un ottimo libro che consigliamo è quello di Tony Brazelton che si intitola “Il tuo bambino e… IL VASINO“
Qualche piccolo consiglio per togliere il pannolino
- Iniziare d’estate se possibile. Durante i mesi caldi il bambino può stare più svestito e anche per i genitori è più semplice verificare se si sia bagnato. Inoltre d’estate è anche più semplice lavarlo più spesso senza incorrere in colpi di freddo.
- armarsi di tanta pazienza. Potrebbe capitare spesso che il bambino chieda di essere accompagnato in bagno, ma poi di non riuscire a far nulla. Anche quando ci chiede di rimanere con lui mentre è seduto sul vasino, evitiamo di spazientirci e mostrare il nostro disappunto.
- mai arrabbiarsi e sgridare il bambino per essersi bagnato e mai fargli vivere questa esperienza come un insuccesso. Spieghiamo al bambino che sono cose che possono accadere, che capitano a tutti i bambini. Laviamolo e cambiamolo con la solita cura e amore di sempre.
- insegniamo al bambino a fare la pipì. Spesso i bambini imparano per emulazione, quindi non c’è nulla di sbagliato nel far vedere loro come i genitori compiono questo gesto.
- evitiamo di esprimerci in termini negativi o utilizzando frasi come “anche oggi ti sei fatto la pipì addosso”. Questo atteggiamento non farà altro che rallentare tutto il processo.
- iniziamo a togliere il pannolino prima di giorno, poi nei sonnellini pomeridiani, per poi in ultimo passare alla notte.
- evitare assolutamente di fare paragoni con altri bambini perché nessun bambino è più bravo di un altro, ma ogni bambino ha i suoi tempi ed ognuno comunque giungerà al suo obiettivo
Ricordiamoci che quello che per noi sembra essere un piccolo obbiettivo, per il bambino è un grande obbiettivo che lo porta ad una grande conquista.