“Si addormenta solo in braccio o in passeggino”. Questa è una delle frasi che sento più spesso pronunciare dalle mamme.

L’addormentamento e il movimento

Il bambino è abituato al movimento fin dalla gestazione quando la madre camminando lo cullava. È quindi possibile che passeggiando, viaggiando in macchina, o cullandolo in braccio, il bimbo si rilassi e si addormenti con facilità, continuando a legare il movimento al suo processo di addormentamento. Diversamente invece quando è nel lettino non c’è verso di farlo rilassare ed addormentarsi.

Addormentamento del bambino in braccio

La modalità più comune di addormentamento del bambino è quella in cui la mamma cammina su e giù per la stanza con il bambino in braccio. Di fatto l’addormentamento in braccio è una delle soluzioni più naturali al mondo che vengono spontaneamente ad una mamma. Quindi non è questo il problema. Il vero problema è che il bambino, non appena viene poggiato nel lettino, si sveglia ed inizia a piangere e non è possibile calmarlo se non prendendolo di nuovo in braccio. L’addormentamento diventa un processo che dura anche diverse ore prima che si addormenti sereno nel lettino.

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Come possiamo aiutare il bambino ad addormentarsi?

Con l’addormentamento legato al movimento il bambino crescendo potrebbe non riuscire più a rilassarsi e ad addormentarsi da solo generando così anche numerosi risvegli notturni. In questo caso bisogna fare un cambiamento. Come? Facendo esattamente il contrario di quello che si è sempre fatto ed introducendo l’addormentamento da fermi.

Ad esempio con il passeggino si dovrà iniziare ad adottare una nuova modalità di addormentamento, fermando il passeggino nel momento in cui il bambino sta per chiudere gli occhi e di ripartire invece quando sta per riaprirli perché accortosi dell’assenza di movimento.

Se invece si addormenta solo in braccio e si sveglia non appena messo nel lettino, si dovrà adottare una modalità differente. Aggiungendo altri accorgimenti, come ad esempio la voce della mamma o un cuscino di supporto, il bambino imparerà a sostituire la vecchia modalità e a ridurre i risvegli notturni.
Queste soluzioni ed altre ancora si apprendono all’interno del gruppo ReSleeping MOMs su Facebook, la prima community in Italia dedicata al sonno del bambino da 0 a 3 anni, oppure attraverso la consulenza personalizzata.

gabriella dellisanti libro