Le paure del bambino sono tante e di diversa natura, esattamente come negli adulti, niente di diverso. Non esistono differenza sostanziale tra le paure del bambino e le paure degli adulti, la paura è sempre la paura. Esiste però una differenza su come noi adulti abbiamo imparato a catalogare le paure e soprattutto a gestirle. Il bambino non sa bene cosa siano le paure e per lui sono un qualcosa di sconosciuto. Ecco perché quando il bambino ha paura l’unica cosa che fa è chiedere aiuto.

La paura è un’emozione

La paura di fatto non è altro che un’emozione e, se vogliamo essere precisi, è un’emozione primaria di difesa. Essa infatti è tra le prime emozioni innate che ogni essere umano ha sin dalla nascita, un sistema di difesa. Le paure non devono essere eliminate o combattute, ma essendo uno strumento che ci aiuta ad individuare un pericolo, per poterlo affrontare successivamente, è importante imparare a gestirle in modo da farle divenire uno strumento utile alla nostra evoluzione e vita di tutti i giorni.

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Le paure del bambino nei primi mesi di vita

Tante sono le paure, ma una tra quelle che hanno più rilevanza, nel bambino di pochi mesi di vita, troviamo la paura dell’abbandono. I bambini, tutti i bambini, hanno paura di essere abbandonati dai genitori. Abbiamo detto che le paure non vanno eliminate o sconfitte, ma devono essere elaborate e gestite. Quindi cosa possiamo fare per aiutare il bambino a gestire la paura dell’abbandono? La prima cosa che ogni genitore può fare per aiutare il bambino nella paura dell’abbandono è quella di rispondere sempre e sempre al pianto del proprio bambino, soprattutto nei primi mesi di vita. Il bambino non va mai lasciato piangere da solo nella speranza che smetta. Certo, ad un certo punto potrebbe anche smettere di piangere per sfinimento, ma di certo questa cosa non aiuta il bambino a comprendere e gestire la paura dell’abbandono. Il bambino non va lasciato piangere nemmeno di notte quando quando si sveglia. C’è da dire che il bambino non va mai e poi mai lasciato piangere da solo, anche perché il pianto potrebbe dipendere non solo da una paura di abbandono, ma da altri mille motivi. Tornando al pianto del bambino riferito alla paura di essere abbandonato, il genitore può rispondere con la sua presenza, con l’amore di mamma e papà. La presenza, il contatto fisico con il genitore, il suo odore, faranno sentire sicuro il bambino. Questo aiuterà il bambino e i genitori anche nella gestione dei risvegli notturni.

Le paure del bambino di 1-2 anni

Un’altra delle paure importanti che vive il bambino tra il sesto e l’ottavo mese anno di vita è la “Paura dell’estraneo“. Il bambino in questo fase della sua vita ha imparato ad identificare i familiari e le persone che gli girono intorno. Quindi quando si rende conto che la persona che ha davanti non fa parte della famiglia può scoppiare in un pianto improvviso pur essendo tra le braccia della mamma. Le prime manifestazioni e i primi segnali si hanno quando il bambino dimostra la non volontà di andare in braccio a chiunque.

Un’altra delle paure importanti che vive il bambino è la paura del distacco. Una manifestazione che è molto evidente quando il bambino inizia ad andare al nido. In questi casi vediamo i bambini attaccarsi ai genitori e non volerli lasciare, con conseguenti pianti che si manifestano anche solo all’idea di doverli lasciare.

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Le paure del bambino tra i 4-5 anni

In questa fascia di età i bambini iniziano a dare una forma alle loro paure e par fare questo usano molto la loro fantasia. Ed ecco che le paure si trasformano in mostri, suoni, forme di fantasia e fantasmi. Come possiamo aiutare il bambino ad affrontare questa fase? La risposta è nell’ autonomia. Un bambino che inizia a conquistare le proprie autonomie sarà un bambino in grado di gestire al meglio le proprie paure. Insegnare l’autonomia ad un bambino non significa lasciarlo da solo, significa invece essergli vicino nel costruire le proprie sicurezze e renderlo autonomo nella gestione di quanto può ovviamente compiere nell’età in cui si trova.

Le paure del bambino dopo i 5 anni

Le paure dopo i 5 anni possono essere legate alle persone, sopratutto agli estranei. Ed in questa fase il bambino conoscerà tante persone a lui estranee, come i maestri della scuola, i nuovi compagni. Soprattutto in questa fase imparerà molto sulle proprie paure e inizierà comprenderle.

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