Cosa sono i capricci dei bambini
Manifestazione caratteristica del secondo anno di vita di un bambino sono i capricci dei bambini. I capricci dei bambini non sono un qualcosa da vedere con negatività, essendo la conseguenza dello sforzo che ogni giorno il bambino si trova ad affrontare con le nuove sfide della vita. D’altronde anche gli adulti sono sensibili ai cambiamenti che la vita gli propone. Ad esempio cambiare lavoro metterebbe in inquietudine e forse in difficoltà qualunque adulto. Per il bambino è lo stessa cosa, ogni cambiamento provoca in lui una serie di emozioni che pian pianino dovrà imparerà a gestire con l’aiuto di mamma e papà.
Come comportarci davanti ai capricci
La domanda più frequente che tutti i genitori si pongono è: ” Come devo comportarmi davanti ad un capriccio?” Molto probabilmente una buona soluzione sarebbe quella di ignorare l’aspetto irrazionale del capriccio e cercare di condividere lo stato d’animo del bambino. Ricordiamoci che dobbiamo entrare in comunicazione con il bambino e farlo sentire finalmente compreso per ciò che gli sta accadendo. Questo atteggiamento positivo lo aiuterà a superare questo momento per lui difficile e la crisi del momento. Quindi nessun atteggiamento aggressivo è consigliabile perché farebbe solo aumentare la tensione del momento.
Evitare i NO durante i capricci dei bambini
Quali sono i posti preferiti dai bambini per fare capricci? I posti preferiti dai bambini per fare una bella “sceneggiata” sono ovviamente i luoghi pubblici. Vi siete mai chiesti perché? I bambini sanno bene che in un luogo fuori casa possono mettere maggiormente a disagio mamma e papà e quindi ottenere maggiori attenzioni.
Gli psicologi consigliano di evitare i NO, o meglio la parola NO, davanti ai capricci. Uno dei motivi è che spesso i genitori pronunciano questa parola con una forte intensità, un alto tono di voce e alle volte anche con rabbia. Ricordiamoci sempre che il bambino ha bisogno di essere compreso e che dobbiamo entrare in comunicazione con lui per comprendere i suoi bisogni.
E se tra il primo e il secondo anno di vita del tuo bambino il capriccio è quello di non voler dormire e di urlare dal suo lettino perché non può scendere a causa delle sponde che lo ostacolano? Bene, se quanto abbiamo detto fino ad ora ti è chiaro, prenderai l’urlo del tuo bambino non come un capriccio, ma come una sua richiesta di soddisfare la sua nuova conquista di camminare da solo. Ecco che quello che prima chiamavi capriccio, ora puoi interpretarlo come un “Sta crescendo ed ha solo nuovi bisogni da soddisfare”.